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Come è nata Elettra? Più che da Agamennone - il re assassinato - e da Clitennestra - la sposa assassina - Elettra è nata dalla geniale invenzione tragica, che isolò la giovane eroina dalla grande saga degli Atridi e ne fece un'autonoma, indimenticabile protagonista, a tratti ben più problematica e inquietante del fratello Oreste. Dopo Eschilo, Euripide e Sofocle, Elettra è destinata a divenire l'icona del lutto e della memoria, del dolore e della vendetta, dell'incapacità di amare e dell'amore estremo. Attraverso l'immagine di Elettra, la letturatura occidentale non ha mai cessato di interrogarsi sui rapporti fra individuo e società, fra giustizia ed eccesso di giustizia, fra necessità e impossibilità del perdono. Di qui le infinite riscritture del suo mito, da Seneca a Voltaire, da Hofmannsthal a O'Neill, alla Yourcenar, a Sartre, per tacere di tanti altri minori e maggiori, poeti e psicoanalisti, drammaturghi e cineasti. Uan storia che non ha termine, e di cui questo volume ricostruisce lo sviluppo a partire dai più lontani antefatti epici fino ad anni recentissimi.